
The Photo Solstice torna nel 2025 con la sua settima edizione e sceglie l’Isola di Culuccia come nuovo scenario per il suo viaggio nella fotografia contemporanea. Curato da Marco Delogu e promosso dalla piattaforma AR/S – Arte Condivisa della Fondazione di Sardegna, The Photo Solstice VII si svolgerà dal 18 al 22 giugno 2025 e sarà costruito attorno a un workshop rivolto a dieci fotografe e fotografi selezionati tramite open call internazionale e condotto dall’artista e docente statunitense Matthew Connors.
Il workshop, intitolato The Ordering of Intensities, sarà dedicato alla costruzione di progetti fotografici consapevoli, lavorando sull’affinamento del linguaggio visivo, sull’elaborazione narrativa e sul montaggio di sequenze. Ogni partecipante sarà invitato a sviluppare la propria ricerca a partire dal territorio dell’isola, in un contesto che alternerà momenti di produzione, revisioni collettive, esercizi di editing e dialoghi critici.
Particolare attenzione sarà riservata alla forma del photobook come spazio espressivo, attraverso tecniche narrative mutuate dal cinema e dalla letteratura. Il workshop si svolgerà interamente in lingua inglese.
L’Isola di Culuccia, sede del workshop, è un lembo di terra sospeso tra mare, macchia mediterranea e silenzi arcaici, situato nel nord della Sardegna tra Santa Teresa e Palau. È in questo contesto che i partecipanti saranno invitati a relazionare la propria visione al paesaggio, lavorando sul concetto di intensità visiva, sulla forma libro e sulla narrazione fotografica, secondo il metodo proposto da Connors. Il workshop sarà accompagnato da un programma pubblico di incontri e dialoghi che affiancherà il percorso dei partecipanti.
Workshop
The Ordering of Intensities
MATTHEW CONNORS

Photo by Claudia Gori
Matthew Connors è un artista visivo statunitense il cui lavoro fotografico esplora le relazioni tra immaginazione, linguaggio e potere, spesso nel contesto di crisi politiche. Il suo approccio fonde documentazione e invenzione formale, mescolando ritratti, paesaggi e simboli in sequenze che sfidano le convenzioni narrative e spingono verso una lettura stratificata delle immagini.
Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il DOX Centre for Contemporary Art di Praga, il Museum of Contemporary Photography di Chicago, il Contemporary Arts Museum di Houston, e il Storefront for Art and Architecture di New York.
Il suo libro Fire in Cairo, realizzato in seguito alla Rivoluzione egiziana del 2011, ha ricevuto l’ICP Infinity Award nel 2016 come miglior libro fotografico.
Ha ricevuto borse di studio e residenze presso la MacDowell Colony, il Virginia Center for the Creative Arts, il Bemis Center for Contemporary Arts e il Headlands Center for the Arts. Nel 2024 è stato insignito del prestigioso Rome Prize dall’American Academy in Rome. Dal 2004 insegna fotografia al Massachusetts College of Art and Design di Boston, dove coordina il programma di laurea in Fotografia. Ha inoltre insegnato nei corsi MFA di Yale University e nel programma Image Text Ithaca.


LA CULUCCIA
L’Isola di Culuccia si trova nel nord della Sardegna, tra Santa Teresa e Palau, affacciata sulle Bocche di Bonifacio. Per oltre settant’anni è stata abitata da una sola persona, Angelo Sanna – noto come Ziu Agnuleddu – che ha vissuto in isolamento sull’isola allevando animali, coltivando vigne autoctone e rifiutando ogni proposta di speculazione turistica. Alla sua morte, nel 1996, l’isola è stata donata all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e, dopo un periodo di transizione, è stata acquisita nel 2017 dall’imprenditore torinese Marco Boglione.
Oggi Culuccia è un luogo protetto, vincolato a livello ambientale, oggetto di un progetto di rigenerazione agricola e paesaggistica che rispetta la storia e la morfologia dell’isola. Il recupero degli stazzi, la riapertura dei sentieri originari, il lavoro sulla biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse rendono questo spazio un osservatorio eccezionale per rileggere il rapporto tra natura, memoria e trasformazione.

La mostra
LA LUCE CHE IMPRESSIONA
Un viaggio fotografico in una Sardegna inattesa

Dal 25 giugno, negli spazi della sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna, sarà allestita una mostra fotografica che raccoglie e racconta le traiettorie emerse in sei anni di attività del progetto AR/S – Arte Condivisa. Una riflessione visiva che mette in dialogo le ricerche di artisti e fotografe che hanno attraversato la Sardegna grazie a The Photo Solstice, disegnando una geografia inedita fatta di sguardi, intuizioni, stratificazioni e relazioni.
La mostra dal titolo La luce che impressiona – Un viaggio fotografico in una Sardegna inattesa, curata da Marco Delogu, include i lavori di Olivo Barbieri, Henri Cartier-Bresson, Tim Davis, Marco Delogu, Plinio De Martiis, George Georgiou, Graciela Iturbide, Phoebe Lickwar, Marco Loi, Don McCullin, Pino Musi, Franco Pinna, Jem Southam, Guy Tillim, Paolo Ventura, Pablo Volta, Vanessa Winship.
Il progetto rientra nel programma di AR/S – Arte Condivisa “Commissione Sardegna”, che negli anni ha sostenuto e prodotto la ricerca di numerosi fotografi italiani e internazionali.
Organizzazione
