
Marco Delogu - Direttore artistico
È un fotografo, curatore ed editore di fotografia. Dal 2015 al 2019 è stato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Attualmente è il Presidente dell’Azienda Specializzata PalaExpo. Ha fondato e diretto per quindici anni FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma ed il progetto Rome Commission. Nel 2006 ha anche fondato la casa editrice di fotografia contemporanea Punctum. Come fotografo la sua ricerca si è mossa dal ritratto delle comunità fino ad un percorso interiore sulla natura. I suoi ultimi lavori sono La Natura della Notte, Luce Attesa e Asinara.

Maria Alicata
Storica dell’arte e curatrice, collabora regolarmente con istituzioni pubbliche e private per la realizzazione di mostre, progetti, pubblicazioni. Ha diretto il programma Arte Architettura e Urbanistica della Fondazione Adriano Olivetti, e dal 2011 al 2014 ha curato il programma dedicato ai giovani artisti e le residenze del Macro, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Ha collaborato e collabora con importanti istituzioni quali: MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Istituto Nazionale per la Grafica; la Biennale di Venezia, CNEAI – Centre National Édition Art Image, Parigi. È docente di Storia dell’Arte presso l’Istituto Europeo del Design a Roma.

Simon Baker
Simon Baker è direttore della MEP (Maison Européenne de la Photographie, Parigi) dal maggio 2018. In precedenza è stato Senior Curator, International Art (Photography) presso la Tate di Londra, dopo essere stato nominato primo curatore di fotografia della Tate nel 2009. In precedenza è stato professore associato di Storia dell’arte all’Università di Nottingham. Ha pubblicato numerose opere sia sulla fotografia che sulla storia dell’arte, tra cui la monografia George Condo: Painting Reconfigured (Thames and Hudson, 2015), specializzandosi spesso sul surrealismo e sui suoi lasciti nella pratica contemporanea. Tra le pubblicazioni più recenti figurano testi per libri su Coco Capitan, Julie Curtiss, Hassan Hajjaj, Mari Katayama, Mona Kuhn e Erwin Wurm.

Shoair Mavlian
Shoair Mavlian è Direttrice della Photographer’s Gallery di Londra. In passato a ricoperto il ruolo di Direttrice di Photoworks, guidando la visione strategica e la direzione artistica dell’organizzazione, comprese le mostre, il festival biennale, le commissioni, l’apprendimento e l’impegno, l’editoria e i contenuti digitali.
Dal 2011 al 2018 Shoair è stata assistente curatore per la fotografia e l’arte internazionale presso la Tate Modern di Londra, dove ha curato mostre tra cui “Don McCullin” (2019) “Shape of Light: 100 anni di fotografia e arte astratta” (2018), “The Radical Eye: Modernist Photography from the Sir Elton John Collection” (2016), “Conflict, Time, Photography” (2014). Ha un background nella pratica della fotografia d’arte e nella storia della fotografia, concentrandosi sul ventesimo secolo, sulla pratica contemporanea emergente e sul lavoro legato ai conflitti e alla memoria.

Don McCullin
Don McCullin è uno dei più grandi fotografi viventi. Negli ultimi 50 anni ha dimostrato di essere un fotoreporter senza eguali, documentando la povertà dell’East End londinese o gli orrori delle guerre in Africa, Asia o Medio Oriente. Allo stesso tempo, ha dimostrato di essere un artista abile, capace di realizzare splendide nature morte, ritratti e paesaggi commoventi.
Dopo un’infanzia povera a nord di Londra, segnata dalle bombe di Hitler e dalla morte precoce del padre, McCullin è stato chiamato per il servizio nazionale nella RAF. Dopo essere stato inviato in Egitto, Kenya e Cipro, tornò a Londra armato di una macchina fotografica Rolleicord twin reflex e iniziò a fotografare gli amici di una gang locale chiamata The Guv’nors. Nel 1959, all’età di 23 anni, si convince a mostrarle al picture editor dell’Observer, ottenendo la sua prima commissione e iniziando la sua lunga e illustre carriera fotografica.
Nel 1961 vinse il British Press Award per il suo lavoro sulla costruzione del Muro di Berlino. Il suo primo assaggio di guerra avvenne a Cipro nel 1964, dove coprì l’esplosione armata di tensioni etniche e nazionalistiche, vincendo un World Press Photo Award per i suoi sforzi. Nel 1993 è stato il primo fotoreporter a ricevere il CBE.

Elisa Medde
Elisa Medde edita, cura e scrive di fotografia. Con una formazione in Storia dell’Arte, Iconologia e Studi Fotografici la sua ricerca riflette sulla relazione tra immagine, comunicazione e potere. E’ stata nominatrice, tra gli altri, per il Mack First Book Award, Prix Elysée, The Leica Oskar Barnack Award e MAST Foundation for Photography Grant. È membro di numerose giurie e scrive per Foam Magazine, Something We Africans Got, Vogue Italia/L’Uomo Vogue e altre pubblicazioni. Elisa e’ Editor in Chief di Foam Magazine, Amsterdam, con il quale collabora dal 2012.

Pino Musi
Pino Musi vive e lavora a Parigi. Il fascino per la camera oscura e la costante
frequentazione delle avanguardie teatrali, almeno fino alla fine degli anni ottanta, hanno segnato la sua attività. Il lavoro di Musi ha intersecato molteplici aree d’interesse come l’antropologia, l’architettura, l’archeologia o, ancora, la produzione industriale. La sua ricerca sulla forma fa parte di un progetto coerente e trova il miglior mezzo espressivo attraverso la creazione di libri.
Opere fotografiche di Pino Musi sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra cui la Fondazione Rolla, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Fotografia di Modena, il FRAC (Fonds régional d’art contemporain) Bretagne, la Fondazione MAST di Bologna, la Collezione Art Vontobel di Zurigo.

Cosima Spender
Cosima Spender è nata e cresciuta a Siena in una famiglia di artisti inglesi.
Cosima si trasferisce in Inghilterra a quattordici anni. Dopo una laurea (BA 1st Class Hons) in antropologia e storia dell’arte presso l’Università di Londra, si è diplomata nel 2001 al corso di regia documentaria della UK National Film and Television School. 2001. La sua ultima serie, THE GYMNASTS (Corpo Libero), è una fiction in 6 parti che ha diretto per Paramount Plus Italia. ha diretto per Paramount Plus Italia. Ha diretto la serie di documentari in 5 parti SANPA, Sins of the Savior, come Netflix Originals, la prima serie documentaria italiana acclamata dalla critica. SANPA ha vinto un Nastro Argento per il miglior documentario nel 2021. La docu-serie ritrae gli inizi del più grande comune di riabilitazione d’Europa, San Patrignano, e il suo carismatico ma controverso leader, Vincenzo Muccioli.
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